Benvenuto nella guida più completa in rete sulle bici da corsa con informazioni pratiche ed utili. Sia che tu sia un professionista o un neofita hai bisogno di fare la scelta giusta per quanto riguarda i materiali, il peso e la qualità complessiva. La bici da corsa è stata ideata per essere più leggera rispetto alle bici tradizionali a scapito però del comfort, per questo analizzeremo anche la giusta posizione da assumere su una bici da corsa con consigli per stancarsi meno e rendere di più sotto il punto di vista delle performance. Dunque partiamo subito con l’analisi dei materiali!
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- Telaio leggero cornice in alluminio effetto unvergleichbarer/dimensione:...
Materiali
Le bici da corsa possono avere il telaio in alluminio, acciaio, carbonio e titanio. Vien da sè che sotto il punto di vista economico un prodotto in carbonio, o ancor meglio in titanio, sarà più resistente ed allo stesso tempo più leggero. Mentre un telaio in alluminio o acciaio, sebbene sia molto più economico, dura meno nel tempo ed è meno resistente. Dunque il primo elemento da valutare prima dell’acquisto è il budget, infatti questo influenza al 100% la decisione finale e quì di seguito proponiamo i prezzi indicativi in base ai materiali dei telai.
- Acciaio: bici che costano dai 300 ai 1000 €
- Alluminio: dai 400 ai 1500 €
- Carbonio: dai 1000 ai 5000 €
- Titanio: dai 3000 ai 13000 €
Non lasciatevi spaventare dai prezzi perché se una bici in titanio costa 13000 € c’è un motivo, infatti la bici in questione è personalizzata e presenta tutti componenti alleggeriti. Non è sicuramente una soluzione pratica per chi è agli inizi ma si tratta di una bici per professionisti, gli unici che ne possono sfruttare tutte le potenzialità.
Per avere una bici da corsa economica ma allo stesso tempo prestante è anche possibile personalizzarne ogni elemento, magari acquistandolo separatamente. Infatti una bici con telaio in acciaio presenta di serie componenti pesanti che possono essere rimpiazzati con manubri, selle e forcelle di alta qualità, sicuramente maggiormente performanti su strada.
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- TORAY T800 Fibra di carbonio:Utilizziamo fibra di carbonio giapponese di alta...
- Cambio: Shimano tz tourney a 14 marce
Marche
Se sei giunto fino a questo punto significa che hai già capito quale materiale scegliere per la tua bici da corsa, bene perché ora ci concentreremo sui marchi più noti presenti al momento sul mercato. In particolare abbiamo scelto le marche che hanno ideato bici da corsa dall’elevato rapporto qualità prezzo.
Bianchi: dal 1885 quest’azienda testa, produce ed innova il settore delle bici da corsa e non solo. Infatti produce anche bici da MTB e da Strada implementando nuove tecnologie sia per il comfort che per le prestazioni elevante. Sui modelli più performanti vengono montati freni a disco per garantire uno spazio di frenata inferiore ed una maggior sicurezza.
Fondriest: marchio specializzato delle bici da corsa con l’ampia esperienza di Maurizio Fondriest, noto ciclista professionista che vanta anche un titolo del Campionato mondiale. Oltre alla grande qualità dei materiali, l’azienda è molto attenta anche all’impatto della propria produzione sull’ambiente.
Look: nota marca che produce pedali per MTB e bici da strada e proprio bici da corsa con telaio in carbonio. Grazie ai continui investimenti nel reparto ricerca e sviluppo, Look riesce a garantire una qualità impeccabile ed una resistenza inimitabile per quanto riguarda l’integrità di tutti i suoi prodotti.
Altri marchi noti sono ad esempio Specialized, Kuota, Giant, Ridley, Olmo, Olympia, Pinarello, Trek, Wilier, Atala e Cube. La maggior parte di questi produttori ha presentato per il 2016 il catalogo rinnovato con colorazioni, materiali e funzionalità innovative.
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- Cerchi in alluminio in doppio parete, profili in 70mm
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Caratteristiche
Tra le caratteristiche da considerare prima di acquistare una bici da corsa ci sono il peso, la conformazione del manubrio e le caratteristiche tecniche come la catena, il pignone e la corona. Infatti tutti questi elementi non sono uguali per ogni tipologia di bici e per quelle da corsa ci sono delle serie di prodotti dedicati e specifici. Partendo dal peso possiamo dire che una bici economica per neofiti pesa in media oltre 10 Kg (tra i 300 ed i 500 €), arrivando a 12 e 13 Kg comprendendo anche i pedali. Al contrario una bici professionale, realizzata con materiali come il carbonio, pesa in media 8,5 Kg e se si vuole un prodotto davvero performante il peso ottimale dell’intera bici è di 6,8 Kg (peso stabilito dall’Unione Ciclistica Internazionale come valore minimo per una bici da corsa).
Passando all’analisi del classico manubrio curvo possiamo dire che sia stato ideato proprio per rendere più aerodinamica l’intera sagoma del ciclista. Infatti in questo modo la resistenza al vento diminuisce abbassando lo sforzo ed ottimizzando le prestazioni sia della bici che del ciclista stesso. Su una bici da corsa bisogna necessariamente personalizzare la larghezza del manubrio perché le spalle devono essere perfettamente allineate alle estremità del manubrio. Per questa ragione sconsigliamo di utilizzare un manubrio più stretto o più largo delle proprie spalle.
La trasmissione è forse l’elemento che influenza maggiormente e direttamente la marcia di una bici, per questa ragione va scelta con molta cura prediligendo solamente marchi e materiali di qualità. In questo caso consigliamo di scegliere Shimano, Campagnolo e Sram. Se la bici da corsa che avete intenzione di acquistare possiede una trasmissione di bassa qualità non c’è alcun problema perché si può sempre personalizzare montando un Kit nuovo dei marchi più performanti e noti.
Posizione ottimale sulla bici da corsa
La posizione sulla bici da corsa dipende dalla propria conformazione fisica, che non si può modificare, e dalla regolazione degli elementi del manubrio, della sella e dei pedali. Apparentemente sembrerebbe facile regolare tutti gli elementi della bici da corsa per ottenere una postura equilibrata ed ideale, tuttavia ci sono delle informazioni da sapere prima di cominciare con le regolazioni.
Il modo più semplice e veloce per capire quale sia la postura giusta in bici è effettuando un check up biomeccanico. Si tratta di un test che ha l’obiettivo di analizzare le performance ottimali e di aiutare nel settaggio della bici considerando il carico sulle gambe, sulle braccia e sulla schiena. Vengono anche effettuate valutazioni per migliorare la pedalata, dunque l’equilibrio frontale e quello a sinistra e a destra.
L’alternativa al test biomeccanico è l’esperienza del ciclista. Infatti ogni ciclista può regolare la sella, i pedali ed il manubrio fino a quando non si raggiunge una postura performante. Questa si raggiunge quando la pedalata è equilibrata e la posizione della schiena e delle braccia non genera eccessivo dolore dopo gli allenamenti. Quì di seguito presentiamo i migliori consigli per regolare ogni elemento della bici da corsa in modo ottimale.
Pedali: la posizione del piede sul pedale non deve essere nè troppo avanzata nè troppo arretrata perché si rischiano infiammazioni delle articolazioni e la pedalata non genera un’azione equilibrata. Consigliamo di testare le varie posizioni in base alla conformazione del corpo per raggiungere la pedalata rotonda, cioè quella priva di punti morti, nella quale ogni sforzo viene direttamente trasferito alla trasmissione.
Sella: l’altezza della sella è un elemento importantissimo e può determinare importanti infortuni ed infiammazioni nel caso non sia stata studiata per bene. Se la sella è troppo alta si rischia di ondeggiare sulla bici per raggiungere la parte più bassa della pedalata. Al contrario, se la sella è troppo bassa, l’articolazione del ginocchio risulta troppo compressa e la pedalata genera una forza inferiore. L’obiettivo è alzare la sella al punto giusto da avere le gambe libere e scorrevoli durante ogni movimento.
Un altro elemento che influenza la postura del ciclista è l’arretramento della sella. Questo elemento interviene direttamente sull’aerodinamicità, perciò va non solo impostato correttamente ma richiede una misurazione molto precisa.
Manubrio: sempre per la questione aerodinamica, è necessario che il ciclista non sia troppo caricato sul manubrio o troppo in alto rispetto ad esso. Un problema importante è anche la respirazione, infatti se si è troppo compressi verso il manubrio la respirazione risulta faticosa.
Accessori per bici da corsa
Questa è la sezione dedicata agli accessori tecnologici che permettono di tracciare i progressi sulla bici da corsa. Da un lato vi possono aiutare a tracciare il vostro percorso su strada e dall’altro ad individuare i vostri punti di forza e di debolezza. Intervenendo su questi aspetti è possibile migliorare le proprie prestazioni ed andare sempre più veloci con il minor sforzo possibile.
Ciclocomputer
Il ciclocomputer è un dispositivo multimediale che permette a tutti i possessori di una bici da corsa di tracciare i propri percorsi, condividerli ed avere tutte le statistiche sulla velocità e la pedalata, funzione contachilometri e tutti i parametri corporei del ciclista (frequenza cardiaca, potenza, frequenza di pedalata). L’installazione del ciclocomputer è molto semplice e tutti gli elementi necessari vengono già forniti nella confezione originale. Inoltre i sensori non vanno solo installati sulla forcella anteriore ma anche sui pedali come vedremo tra qualche instante.
La funzione più comoda è quella della frequenza di pedalata poiché permette di monitorare le prestazioni della propria pedalata sia in salita che in piano. Osservando questi dati è possibile capire gli errori più comuni che si commettono e con il tempo correggerli. Tutto questo permette di fare meno fatica quando ci si allena in bici e col tempo si diventa sicuramente più veloci sviluppando una pedalata rotonda ed uniforme.
C’è anche da dire che se l’intento è quello di utilizzare solamente le mappe e tracciare il percorso è sufficiente un normale smartphone con le App attualmente disponibili per iOS e Android. Anche perché le mappe di alcuni ciclocomputer non sono molto aggiornate e quelle di Google Maps sono sicuramente la scelta migliore anche per gli angoli più sperduti d’Italia.
Cardiofrequenzimetro
Il cardiofrequenzimetro è un ottimo strumento per monitorare tutti i parametri vitali del ciclista. Aiuta a tenere sott’occhio l’intero allenamento monitorando battiti cardiaci, carico del lavoro ed il programma dell’allenamento. Sul mercato esistono modelli con fascia e quelli senza. Nel primo caso ci troviamo di fronte ad un prodotto che misura in modo più preciso rispetto al secondo, anche se un cardiofrequenzimetro senza fascia è senz’altro più comodo (è in ogni caso più adatto al running).
I dati ottenuti durante l’allenamento si possono scaricare sul PC ed attraverso appositi software è possibile analizzarli per comprendere i propri punti deboli e quelli nei quali siamo maggiormente dotati. I modelli più avanzati possiedono anche le mappe e sono in grado di fornire le indicazioni stradali, funzionalità comoda per chi si sposta sempre in posti nuovi, mentre è meno utile per chi si allena sempre sullo stesso percorso.
In conclusione il cardiofrequenzimetro è utilissimo per chi ha intenzione di allenarsi in modo serio in bici ed è un importante alleato tecnologico.
Consigli
Una serie di consigli per l’allenamento indoor, per l’abbigliamento e per la sicurezza in bici. Quando si cammina su strada la sicurezza non è mai troppa e per il massimo divertimento e comfort è necessario indossare un abbigliamento adeguato per tutte le stagioni.
Rullo per l’allenamento Indoor
Se si un appassionato o un professionista della bici da corsa saprai che le condizioni atmosferiche influenzano moltissimo le prestazioni durante gli allenamenti. Con una temperatura troppo bassa il rischio è quello di non riuscire a dare il massimo di se stessi (anche per l’abbigliamento più pesante), mentre con temperature più alte il rischio è quello di consumare troppi liquidi e di conseguenza non riuscire a raggiungere la performance ideale. Per questa ragione sul mercato esistono i rulli, perfetti per l’allenamento in casa se fuori le condizioni climatiche sono avverse o se è buio.
Le caratteristiche principali da considerare per scegliere il miglior rullo sono le seguenti: rumorosità, facilità di montaggio e smontaggio, ingombro e tutti gli accessori che aiutano il comfort generale. Sul mercato è possibile scegliere tra rulli con freno idraulico, con quello magnetico e quelli liberi. Le differenze riguardano principalmente la resistenza alla rotazione, dunque è possibile riprodurre le condizioni di attrito che si ottengono su strada, rendendo così l’allenamento il più vicino possibile alla realtà.
L’allenamento con la bici in spazi limitati è una grande prova psicologica, infatti sottopone il ciclista ad una pressione maggiore rispetto alla strada. Questo porta molti vantaggi sul lungo termine ed alza la soglia di sopportazione psicologica durante le gare. Mentre dal punto di vista fisico si migliora la respirazione e si può studiare in tutta sicurezza la posizione ottimale, fermandosi spesso per regolare i vari elementi della bici senza i pericoli della strada. Inoltre evitando semafori e traffico è possibile eseguire un allenamento aerobico costante, vantaggio importantissimo per aumentare resistenza ed esplosività muscolare.
Data l’elevata rumorosità di alcuni rulli più economici, consigliamo l’utilizzo di cuffie o tappi. Sebbene con la musica l’allenamento sarà più “interessante” e “carico” consigliamo di mantenere un volume basso per evitare un importante calo di concentrazione. Vien da sè che un allenamento sui rulli sarà meno pesante perché c’è assenza di vento, rumore esterno ed imprevisti, per questa ragione è necessario percorrere più chilometri rispetto ad un allenamento standard per eguagliare lo sforzo.
Abbigliamento per bici da corsa
Come per tutti gli stili di bici, anche per la bici da corsa occorre indossare un abbigliamento adeguato onde evitare un calo di prestazioni o sorprese spiacevoli. La prima cosa da considerare è la stagione nella quale si decide di praticare quest’attività sportiva. Per l’inverno e per l’estate l’abbigliamento è differente sia per resistenza che per spessore, infatti le condizioni climatiche invernali richiedono un abbigliamento pronto ad affrontare sfide sicuramente più impegnative rispetto a quelle estive. A partire dallo sporco per finire con l’umidità, un abbigliamento invernale deve avere caratteristiche termiche e di resistenza uniche e sopratutto specifiche. Ecco i migliori consigli per un abbigliamento invernale ed estivo.
Inverno: abbigliamento prettamente termico ma non troppo. Infatti questa tipologia può rendere troppo rigidi nei movimenti, non permettendo di dare il massimo di sè stessi e dando una sensazione di costrizione. Per l’inverno più rigido consigliamo di scegliere pantaloni, maglie e giacche con tecnologia Wind-Stopper ma attenzione al calore perché in inverno si suda lo stesso con un abbigliamento poco traspirante.
Si consiglia anche l’utilizzo di un passamontagna in primo luogo come protezione contro il vento ed in secondo luogo per asciugare il sudore ed evitare che ad asciugarlo sia il vento (il chè potrebbe portare non pochi problemi di salute). Per le mani si possono utilizzare dei guanti termici anche se questi possono risultare molto scomodi per via dei materiali alquanto rigidi. Nonostante non siano un accessorio obbligatorio, perché non li porterete in ogni uscita, conviene sempre portarli nello zaino per usarli all’occorrenza.
Un discorso a parte va fatto per le calze. Queste devono essere termiche e non se ne possono indossare più di due paia per volta perché potrebbero ostacolare la naturale circolazione sanguigna. E’ sempre consigliato utilizzare prodotti di alta qualità, magari spendendo un pochino di più, invece di indossare 3 paia di calze cercando di tenere il piede erroneamente al caldo.
Infine per l’inverno è possibile acquistare delle protezioni aggiuntive per le ginocchia. Protezioni che permettono di proteggere questa importantissima articolazione dal freddo e dal vento, contribuendo a migliorare la pedalata e la resa complessiva.
Estate: il primo elemento è la salopette, sotto la quale non vanno indossate le mutande. Le salopette sono disponibili sia nella variante invernale che in quella estiva, dunque per l’estate bisogna optare per una più leggera e maggiormente traspirante. A seguire bisogna scegliere con molta cura il jersey che non deve essere troppo pesante e deve traspirare al punto giusto, inoltre consigliamo un capo che abbia almeno un paio di tasche così da riporre le chiavi e lo smartphone, a meno che non vogliate portare uno zainetto sulle spalle.
In estate si possono utilizzare i guanti per migliorare il grip sul manubrio ed il consiglio è di scegliere un modello molto traspirante. Per quanto riguarda i copri scarpe in estate non è proprio indispensabile come in inverno, tuttavia si tratta di una scelta personale e dipende dai percorsi che si è abituati a percorrere.
Sia in estate che in inverno è consigliatissimo l’utilizzo degli occhialini che, oltre a proteggere gli occhi dal vento e dai vari detriti, protegge dall’esposizione ai raggi UV (in questo caso ci sono occhiali polarizzati).
Casco
Il casco è il più importante alleato di un ciclista in caso di urto o caduta, per questa ragione va scelto molto accuratamente considerando prezzo, qualità, resistenza ed uso che se ne deve fare. Il casco per bici da corsa è un casco per uso stradale che possiede grandi qualità di resistenza ed aerodinamicità perché le velocità raggiunte sono medio-alte rispetto ad altre tipologie di bici. Partiamo subito con gli elementi da analizzare in un casco da strada.
Certificazioni: la prima garanzia di qualità è il marchio CE posto nell’etichetta all’interno del casco. Questa garantisce il rispetto delle norme ideate appositamente per fornire una protezione ottimale in caso di urto. La normativa di riferimento è la EN 1078, dunque se è possibile si può controllare anche questo elemento.
Integrità della calotta esterna: la calotta esterna deve essere robusta e di colore omogeneo ed uniforme. Non ci devono essere crepe o parti irregolari, nel caso il casco le dovesse presentare non compratelo per nessuna ragione, anche se possiede tutte le certificazioni. E’ probabile che sia già caduto e che non sia più integro.
Calotta interna: questa è la parte che si trova a diretto contatto con la testa, per questa ragione non deve presentare alcun segno di cedimento i irregolarità. La calotta interna non deve presentare alcun segno di usura o ancor peggio tagli, in tal caso non comprate per nessuna ragione il casco e cercate altrove.
Chiusura e cinturini: questi devono essere resistenti e ben saldi al casco. Potete effettuare un test rapido tirando tutte le estremità con forza per verificare la reale resistenza. Lo stesso vale per la chiusura, provate a chiudere e ad aprire la chiusura per verificarne l’integrità.
Durata e comfort: un casco da bici da corsa, per essere funzionale e protettivo, deve per forza vestire in modo aderente e non deve essere largo o stretto. Nel primo caso rischia di non attutire bene l’urto e nel secondo, oltre a provocare forti dolori, può spostarsi durante l’urto. Va anche specificato che la vita di un casco è limitata, anche se non subisce urti e viene conservato sempre nel migliore dei modi. Consigliamo di cambiare ogni volta che cade o subisce una deformazione della calotta interna, o ancor peggio della calotta esterna. Anche se cade da un’altezza di 1 metro può danneggiarsi in modo definitivo, dunque un controllo approfondito ed un’eventuale sostituzione è d’obbligo.
Approfondimenti
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