Intervista al Personal Trainer: Davide Cacciola

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Oggi vi presentiamo l’intervista di Davide Cacciola, Personal Trainer di Roma e preparatore atletico. Andiamo subito a scoprire i suoi consigli per mantenere una forma fisica perfetta nel tempo!

1) Quando hai iniziato l’attività di Personal Trainer e perché?

Davide Cacciola 2Ho iniziato l’attività di Personal Trainer nel 2006 spinto da una grande passione per l’allenamento e lo sport, passione che si è instaurata in me sin dai primi anni di vita. Durante l’infanzia e l’adolescenza infatti ho praticato varie discipline, dal basket alle arti marziali, fino alla pesistica che ho iniziato a praticare a 18 anni.E’ in questo periodo che ho deciso di iniziare a studiare le tematiche relative all’allenamento e alla preparazione atletica, motivato dalla voglia di conoscere cosa c’era alla base dei piani di allenamento che mi venivano proposti dagli istruttori e preparatori atletici delle palestre che frequentavo.

Terminata la scuola ho deciso dunque di iscrivermi al corso di laurea in Scienze Motorie. Durante il periodo universitario ho iniziato a lavorare in palestra dapprima come istruttore di corsi e sala pesi e successivamente come Personal Trainer. Mi definisco pertanto un appassionato di sport, che ha fatto della sua passione una professione, dedicando negli anni mente e corpo nelle varie discipline, in particolare pesistica, fitness, arti marziali, abbinando alla costante pratica sportiva lo studio delle Scienze Motorie.

Per la mia formazione ho sempre optato per i corsi di tipo universitario, laureandomi in Scienze Motorie nel 2008 e conseguendo il master in Posturologia nel 2012. La scelta della formazione universitaria per diventare Personal Trainer, pur non essendo obbligatoria in Italia, è a mio avviso l’unica in grado di formare adeguatamente il Personal Trainer, che deve necessariamente avere competenze su discipline complesse come anatomia, biologia, fisiologia, biomeccanica, oltre che sulla teoria e metodologia dell’allenamento, per poter agire con competenza e soprattutto sicurezza nei confronti dei propri clienti.

È ovvio che per poter studiare in maniera approfondita tali discipline non basta un corso di formazione di qualche fine settimana proposto da un ente di promozione sportiva, che rappresenta oggi in Italia l’ “alternativa” al corso di laurea di laurea in Scienze Motorie per diventare Personal Trainer. Alla formazione universitaria ho abbinato diversi corsi di formazione e specializzazione, in particolar modo mi sono specializzato nella valutazione della composizione corporea, l’aspetto più importante per il Personal Trainer che vuole pianificare allenamenti personalizzati.

Ho pertanto investito molto economicamente sull’acquisto del migliore strumento di valutazione della composizione corporea presente sul mercato, il bioimpedenziometro, l’unico in grado di misurare con precisione le masse corporee. Grazie a questo strumento posso valutare di volta in volta parametri come idratazione, massa magra e massa grassa, e di conseguenza pianificare con più precisione i programmi di allenamento, migliorando la loro specificità e l’efficacia.

2) Cosa chiedere e soprattutto cosa non chiedere ad un personal trainer?

Penso che ad un Personal Trainer si possa chiedere tutto ciò che riguarda la sua area di competenza, ossia l’insegnamento dell’attività motoria e la preparazione di programmi di allenamento volti a migliorare la forma fisica delle persone.

Penso anche che ad un Personal Trainer non si possa chiedere nulla di ciò che non riguardi la sua area di competenza e il suo percorso di studi: mi riferisco, ad esempio, alla richiesta di diete o consulenze “psicologiche”. Per questi servizi esistono delle figure professionali molto più formate di un Personal Trainer e soprattutto “abilitate” ad erogare tali servizi. Per lo stesso motivo il Personal Trainer non dovrebbe, di sua iniziativa, occuparsi di preparare diete e più in generale addentrarsi in aree lavorative che non gli competono.

Sono fermamente convinto che la strada migliore per far raggiungere la forma fisica ottimale e uno stato di benessere a chiunque passi dalla collaborazione di più professionisti. Proprio per questo ho formato, nel 2012, il gruppo di lavoro “Stai in Forma – gli esperti della forma fisica” (www.staiinforma.it) composto da Personal Trainer, Nutrizionisti, Fisioterapisti e Medici Specialisti con l’obiettivo di creare un servizio completo e di maggiore qualità che garantisse il raggiungimento di uno stato di forma ottimale a tutti e nel più breve tempo possibile. In questi anni abbiamo io e miei collaboratori abbiamo creato un metodo di lavoro e delle soluzioni efficaci per chi ha esigenze di: tonificazione, dimagrimento, trattamento della cellulite, trattamento del mal di schiena e riabilitazione.

3) Se si potessero scegliere solamente tre attrezzi per l’allenamento in casa quali consiglieresti?

Partendo dal presupposto che è preferibile avere a disposizione un ampia gamma di attrezzi per l’allenamento, se dovessi selezionare solo tre attrezzi da utilizzare per l’allenamento in casa sceglierei:

  • un kettlebell
  • un trx
  • una fitball

Il kettlebell è un attrezzo di forma sferica ancorato a una maniglia che consente di allenare varie capacità motorie: capacità cardiovascolare, forza resistente, flessibilità, l’elasticità, forza esplosiva.

Il TRX è un attrezzo costituito da cinghie e maniglie che fanno sì che l’atleta si alleni sfruttando la gravità e il peso del corpo per stimolare forza, equilibrio e coordinazione.

La Fitball è una palla realizzata in PVC di diametro che può essere sui 55 cm o sui 75 cm che consente di allenare in maniera funzionale tutti i distretti muscolari, in particolar modo il distretto degli addominali.

Questi tre attrezzi hanno in comune il concetto di allenamento funzionale, ovvero l’allenamento finalizzato al miglioramento globale ed armonico del corpo. Si differenzia dall’allenamento classico proprio perché non prevede esercizi per i singoli distretti muscolari ma esercizi che stimolano contemporaneamente più gruppi muscolari. Risulta essere la migliore forma di allenamento perché rispetta le caratteristiche del movimento umano. Gli esercizi funzionali sono caratterizzati sempre da movimenti che coinvolgono più articolazioni e muscoli, in particolare i muscoli stabilizzatori del corpo umano.

L’allenamento funzionale è in grado di migliorare:

  • Forza e resistenza dei muscoli stabilizzatori e posturali, in particolare della muscolatura addominale e lombare
  • Equilibrio
  • Coordinazione
  • Mobilità articolare
  • Flessibilità

Data la complessità dell’allenamento funzionale e degli esercizi con gli attrezzi sopra elencati, consiglio ai meno esperti di farsi seguire almeno nella fase iniziale da un Personal Trainer.

4) Alimentazione VS Allenamento: come trovare il proprio equilibrio?

L’alimentazione e l’allenamento sono due elementi che devono andare a braccetto se si vuole migliorare la propria forma fisica e il benessere desiderati. Ognuno ha il proprio equilibrio. Essendo qualcosa di estremamente soggettivo, è opportuno conoscere innanzitutto il proprio stato di forma fisica e soprattutto la composizione corporea, intesa come la risultante di più elementi quali l’idratazione, la massa magra e la massa grassa. Partendo da questi parametri il Personal Trainer deve impostare i giusti volumi di allenamento e il Nutrizionista la qualità e quantità degli alimenti.

Davide Cacciola – Personal Trainer

www.davidecacciola.it